Nel settore della personalizzazione tessile si fronteggiano due soluzioni di punta: la stampa DTF e la sublimazione su tessuto. Entrambe assicurano risultati di pregio, ma si distinguono per resa cromatica, durabilità, costi e complessità del processo. In questo approfondimento riformuliamo il confronto tra queste tecnologie, concentrandoci sulle applicazioni pratiche, sui principali vantaggi e sugli eventuali limiti di ciascuna.
DTF e Sublimazione per Tessuti: Processi a confronto
DTF (Direct to Film)
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Stampa del design in quadricromia più bianco su film PET.
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Spargimento di polvere adesiva a caldo sull’inchiostro umido.
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Passaggio in forno a bassa temperatura (80–100 °C) per il fissaggio della polvere.
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Trasferimento sulla maglia con pressa (120–160 °C, 10–20 s) e distacco a freddo del film.
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Stampa del file in CMYK su carta transfer con inchiostri sublimatici.
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Applicazione sulla superficie del tessuto (100 % poliestere o misto ad alta % di sintetico).
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Pressatura a caldo (180–200 °C, 30–60 s).
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Rimozione della carta e raffreddamento.

Qualità visiva e tatto
DTF | Sublimazione | |
Dettaglio e contrasto | Ottimo, grazie al bianco di supporto | Eccellente su fondo chiaro, meno su scuro |
Rilievo al tatto | Leggero effetto “plastificato” | Nessun rilievo, inchiostro nel filato |
Brillantezza colori | Molto buona, ma più “opaca” | Molto vivida, effetto “ad immersione” |
Durabilità e flessibilità
Resistenza ai lavaggi | Elasticità del tessuto | Sbiadimento col calore | |
DTF | 30–40 cicli | Leggero irrigidimento | Ridotto |
Sublimazione | 50+ cicli | Molto flessibile | Minimo |
Costi e produttività
Nel caso dei prodotti realizzati con tecnologia DTF, il costo unitario rimane contenuto anche su lotti di piccole e medie dimensioni, poiché non è richiesto alcun setup complesso: una volta impostata la macchina, il cambio grafica è istantaneo e le stampe—protette da uno strato di adesivo—sono pronte per essere consegnate in poche ore. Per la sublimazione, invece, il processo prevede un investimento iniziale maggiore nella preparazione del materiale (carta transfer e inchiostri specifici) e un tempo di avviamento più lungo: tuttavia, una volta superata la fase di setup, le tirature medie e grandi beneficiano di una produttività elevata, di costi unitari ridotti e di risultati cromatici uniformi e duraturi nel tempo.

Pro e contro
Vantaggi nell’applicazione | Aspetti da considerare | |
DTF | Compatibile con cotone, misto e tessuti scuri grazie allo strato bianco di supporto | È necessario spazzolare via con cura la polvere in eccesso prima del trasferimento |
Serve solo una pressa a caldo (120–160 °C) | Leggera percezione di “rigidità” sulla zona stampata | |
Sublimazione | Inchiostro che entra nelle fibre, per un effetto “soft touch” e senza rilievi | Funziona solo su poliestere (o tessuti coated) e supporti speciali |
Elevata resistenza ai lavaggi (50+ cicli) e tenuta del colore nel tempo | Non applicabile su cotone o materiali naturali senza trattamento |
In conclusione, la stampa DTF si conferma una scelta estremamente versatile e accessibile, ideale per cotone, misti e tessuti scuri grazie allo strato bianco di supporto e realizzabile con una semplice pressa a caldo; tuttavia, richiede un’accurata rimozione della polvere in eccesso e può lasciare una leggera rigidità sulla superficie stampata. Al contrario, la sublimazione assicura un effetto “soft touch” e un’incredibile resistenza ai lavaggi, poiché l’inchiostro penetra nelle fibre senza creare rilievi, ma è vincolata all’uso di poliestere o supporti speciali trattati e non è applicabile sui materiali naturali senza finiture dedicate. La scelta tra DTF e sublimazione dipende quindi da equilibrio tra compatibilità dei materiali, qualità tattile desiderata e durabilità a lungo termine, bilanciando costi operativi e requisiti tecnici per ottenere il risultato migliore in base al progetto.
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